Nel 2015 si sono registrati 174.539 incidenti stradali in Italia con lesioni a persone: 3.428 i decessi (morti entro il 30° giorno) e 246.920 i feriti. Per la prima volta dal 2001 cresce il numero delle vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente) mentre rallenta, ma non si ferma, il calo di incidenti (-1,4% su anno) e feriti (-1,7%). È questo il quadro dipinto dai dati Istat 2016, un’inversione di tendenza sui morti degli incidenti stradali che ci spinge a trovarne le ragioni.Le 47 vittime in più del 2015 rispetto al 2014 (+519 rispetto al valore teorico stabilito dal target 2020) rappresentano un campanello d’allarme.
Cause principali sull’aumento dei morti negli incidenti stradali in Italia : anzianità del parco circolante e lo stato delle infrastrutture.
Il 90% dei sinistri è provocato da errori, distrazioni e cattive abitudini: telefonare mentre si è alla guida, leggere o scrivere sms, pubblicare post sui social network o semplicemente dare uno sguardo in rete, cambiare le impostazioni del navigatore o addirittura rifarsi il trucco.
L’incidente più comune in autostrada è il tamponamento. Sono tre, in particolare, i fattori più ricorrenti che determinano il verificarsi degli incidenti:
- Mancanza del rispetto della distanza di sicurezza
- Distrazione al volante
- Condizione psico-fisica non ottimale
Una soluzione potrebbe essere la maggiore diffusione sul mercato di sistemi di assistenza alla guida, anche con prezzi più accessibili, in grado di riconoscere situazioni critiche, di segnalare pericoli e, in caso di necessità, anche intervenire attivamente. I controlli periodici consentono a questi sistemi di essere affidabili per tutta la durata della vita del veicolo. Le nuove tecnologie, inoltre, possono contribuire a ridurre gli incidenti anche con l’incremento delle infrastrutture intelligenti che consentano la comunicazione con le auto.
L’obiettivo generale del PNSS (Piano Nazionale della Sicurezza Stradale) è la riduzione del 50% del numero dei morti a partire dal 2010 ed entro il 2020 (secondo quanto stabilito dalla Commissione Europea). Negli ultimi 3 anni la media di riduzione è stata del 5% ogni anno. Se l’Italia mantiene questa tendenza, arriverà a un calo del 40% delle vittime. Serve quindi un sforzo in più, ovvero una riduzione annua media del 7% per raggiungere il 2020 con una riduzione del 50% dei morti sulle strade.
I primi dati Istat 2017 evidenziano un calo dello 0,8% degli incidenti stradali in Italia con lesioni a persone nel primo semestre del 2016, in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In calo anche le vittime (-4,7%) e i feriti (-0,5%) Dal 1° gennaio al 30 giugno 2016 si sono verificati in totale 83.549 incidenti con 1.466 morti e 118.349 feriti. Il trend, quindi, torna ad essere positivo.